L’importanza della persona giusta al posto giusto

Le lunghe giornate, le ferie, il meritato riposo dopo un anno di lavoro. L’estate sta finendo e lentamente si torna alla routine di tutti i giorni, con tutte le piacevoli ritualità ed i problemi che essa comporta.

L’inverno che ci aspetta, guardando un po’ più in là, sembra fatto di dubbi e di incertezze almeno quanto quello passato, con la risalita dei casi COVID, il ruolo delle vaccinazioni e le limitazioni imposte dalla disciplina sul Green Pass.

Viviamo in tempi difficili e la storia insegna che tempi difficili richiedono e creano uomini forti, parafrasando una nota citazione attribuita allo sceicco Rashid Al Maktum. Serve una visione del futuro, la capacità di prendere decisioni delicate e il carisma per poter arrivare facilmente alle persone: non a caso, poco più di un secolo fa, in un periodo di grande difficoltà economica, tra il primo dopoguerra e la crisi del 1929, in tutto il mondo si diffusero regimi più o meno totalitari.

Quelle esperienze, però, ben evidenziano come il fondamentale ruolo del leader, su cui nel tempo si sono sprecati analisi e studi, debba accompagnarsi ad un sistema valoriale e a indiscusse competenze per poter generare un circolo virtuoso in grado di essere veramente di aiuto alla comunità, per mezzo degli strumenti a sua disposizione.

Come spesso accade, il settore dell’agricoltura si sta muovendo in tal senso, cercando figure di spicco per i propri ruoli chiave e fungendo da modello per tutti gli altri comparti produttivi.

Il più lampante esempio di tale affermazione è la recente nomina del prof. Angelo Frascarelli come nuovo presidente di ISMEA, uno dei più importanti enti del settore agricolo.

ISMEA, negli anni, ha acquisito un ruolo sempre più importante e, ad oggi, l’ente fornisce servizi informativi sui mercati agricoli e agroalimentari, assicurativi e finanziari e gestisce strumenti per lo sviluppo delle imprese agricole ed agroalimentari, compresa la storica Cassa per la Formazione della Proprietà Contadina.

Il ruolo di ISMEA sarà sempre più centrale in futuro, in quanto sarà il soggetto che dovrà collaborare nella gestione delle ingenti risorse comunitarie che saranno destinate all’Italia tramite il famoso Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Per questo, a capo di un ente di questa importanza, era fondamentale individuare una persona di grande valore, esperienza e competenza: la scelta di una figura dello spessore di Angelo Frascarelli sembra essere la migliore possibile.

Questo perché il Professore non vanta solo un importantissimo curriculum accademico ed un’esperienza ormai trentennale, sia nel mondo dell’agricoltura che nelle stanze del potere a livello nazionale e comunitario, ma ha in dote anche importanti qualità come la capacità d’ascolto, una forte propensione alla condivisione e un’ampia conoscenza delle reali dinamiche del settore agricolo.

Conoscendolo personalmente e professionalmente da molti anni, penso che Angelo Frascarelli sia un’eccellenza dell’agricoltura italiana e, oltre a fargli le mie più sincere congratulazioni per l’importante incarico, sono certo che farà non solo molto bene, ma anche il meglio per il settore agricolo, un comparto strategico per il nostro Paese.

Nel difficile momento storico che stiamo vivendo, però, la ricerca di persone di grande valore umano e professionale, da collocare nei ruoli decisionali o strategici, deve essere una priorità anche per le singole aziende o per gli studi professionali.

Viviamo tempi in cui tutto cambia velocemente, in cui il mondo è spesso condizionato dalla schizofrenia delle informazioni o delle speculazioni degli squali: pertanto, la capacità di leggere ed anticipare, ma anche di reagire a quello che capita, sono sempre più fondamentali.

Tutto ciò vale in ogni ambito del lavoro: se servono intuizione e lungimiranza nello sviluppo dei progetti, nell’organizzazione dei processi interni, nella costruzione di una proposta commerciale, parimenti occorrono attenzione, empatia e capacità di problem solving nella relazione con i clienti o tra i diversi settori.

Molto spesso capita che dipendenti e collaboratori vengano considerati solo come un costo da parte di chi organizza le attività, ma spesso ci si dimentica che sono la passione, l’impegno e le competenze di questi ultimi a dare forma e vita all’intero contesto aziendale.

Proprio per questo, ritengo che sia fondamentale rimettere al centro le persone e permettere loro di esprimersi al meglio, cercando di incentivarle ad essere propositive e attive, al fine di cercare di trarre il meglio dalle loro esperienze e competenze.

Anche se il futuro sembra dare sempre maggiore spazio alla tecnologia e ai modelli matematici, penso che anche nel domani saranno ancora le persone a fare la differenza. Ma ciò sarà possibile solo se saremo in grado di riconoscere l’importanza di trovare e mettere sempre la persona giusta al posto giusto.