ATTIVITÀ DI ORTOFLOROVIVAISMO
Le imprese agricole che si occupano di ortoflorovivaismo rappresentano un settore molto dinamico e strategico per l’agricoltura. Queste aziende, specializzate nella produzione e vendita di piante e fiori, operano sia a livello nazionale che internazionale, collaborando con il mondo della ricerca per garantire un approvvigionamento di qualità.
Con il D.Lgs. n. 198/2021, anche questo settore è ora protetto contro le pratiche commerciali sleali, in particolare nei rapporti con i grossisti o la grande distribuzione. Gli imprenditori che esercitano l’attività ortoflorovivaistica devono aggiornarsi continuamente per rispondere alle richieste del mercato e ai cambiamenti climatici. La produzione può avvenire con diverse tecniche, utilizzando serre fisse o mobili, purché si curi almeno una fase del ciclo biologico delle piante.
La riforma fiscale in corso permetterà di coltivare anche in capannoni industriali, mantenendo una tassazione basata su criteri catastali. Questo potrebbe introdurre nuove tecniche di produzione, ridurre i consumi energetici e idrici, e migliorare la vendita diretta ai consumatori finali.
Le imprese possono anche svolgere attività agricole connesse, come la vendita di prodotti di terzi o la prestazione di servizi, seguendo le regole generali per le imprese agricole. Recenti disposizioni legislative offrono maggiore flessibilità, ma è importante valutare attentamente le attività svolte per non perdere contributi e agevolazioni fiscali.
Questa monografia offre una panoramica delle principali opportunità e dei limiti imposti dalla legge, aiutando le imprese a evitare sanzioni e a ottimizzare la loro produzione e commercializzazione.
NOVITÀ 2025: il libro è stato arricchito con una nuova appendice digitale che approfondisce le novità introdotte dal D.Lgs. 192/2024 in materia di tassazione dei redditi derivanti da attività di coltivazione svolte all’interno di immobili iscritti al catasto fabbricati. Tali disposizioni rappresentano un passo rilevante verso il riconoscimento fiscale delle coltivazioni in ambiente controllato, comprese quelle che impiegano tecnologie avanzate e prescindono dall’utilizzo del suolo.
Un ulteriore aggiornamento di rilievo riguarda le società agricole che optano per la tassazione su base catastale: la nuova disciplina consente infatti l’accesso ai regimi forfettari previsti dall’art. 56-bis del TUIR, ampliando le possibilità di semplificazione fiscale a disposizione del comparto.