Faq

Un fondo rustico appartenente a più proprietari è stato concesso in affitto senza le associazioni di categoria e, prima della sua scadenza, un proprietario viene a mancare e gli succedono gli eredi che, però, non sono favorevoli a continuare il rapporto. Il conduttore può richiedere la proroga del contratto all’Agenzia delle Entrate anche senza avere il consenso di tutti i proprietari?
In presenza di due attività con regimi IVA differenti, è obbligatorio fatturare i passaggi interni? La detrazione dell’IVA sull’acquisto di beni strumentali varia a seconda del regime IVA dell’azienda?
Una società semplice svolge attività di allevamento in regime speciale IVA e lavorazioni per conto terzi in regime IVA ordinario. Alla luce di due differenti regimi IVA, come va determinato il reddito derivante dal conto terzi?
È possibile stipulare e registrare un contratto di affitto di fondo rustico dalle parti senza che alla stipula siano presenti O.O.S.S.? Il canone è libero o ci sono dei parametri minimi da rispettare? Vi sono clausole non derogabili?
La mia azienda agricola ha sottoscritto con un’altra azienda agricola un contratto di vendita in piedi di piante di canapa Sativa L per integrare il proprio prodotto con una fase di manipolazione/trasformazione, nel rispetto della prevalenza ai fini della tassazione su base catastale. Qual è l’aliquota IVA corretta da applicare?
Una Srl agricola in opzione, oltre alla propria produzione di pomodori e melanzane, acquista prodotti presso terzi e procede alla manipolazione degli stessi con il proprio personale e le proprie strutture. Se un anno l’acquisto di melanzane presso terzi risulta superiore alla propria produzione, si perde il regime di tassazione catastale anche per i pomodori?
Una società agricola esercita attività di allevamento di vacche da latte, coltivazione terreni e l’attività di agriturismo. Inoltre, la società alleva al suo interno alcuni cavalli e vorrebbe esercitare l’attività di ricovero/pensione di cavalli (di proprietà di terzi) oltre che intraprendere l’attività di corsi di equitazione, affidandosi ad istruttori abilitati. Si chiede il corretto inquadramento ai fini IRPEF/IVA delle due attività.
Il titolare di un’azienda agricola stipula un contratto di affitto di fondo rustico per la durata di sei anni, con scadenza il 31 dicembre 2020, senza le associazioni di categoria ma registrato regolarmente presso l’Agenzia delle Entrate. Il fondo è rappresentato da una particella unica e indivisibile e appartiene a più proprietari e, durante la durata del fitto, uno di essi viene a mancare e gli succedono gli eredi, i quali sono tenuti a continuare il rapporto fino alla scadenza, seppure in disaccordo. Ciò premesso, considerato che la scadenza naturale di un contratto di fitto agrario non stipulato con le associazioni di categoria è di quindici anni e considerato che la particella è comune e indivisibile, il conduttore può richiedere la proroga del contratto all’Agenzia delle Entrate per i restanti nove anni, anche senza avere il consenso degli eredi del defunto?
La nostra società agricola svolge attività di coltivazione associata all’allevamento di bovini e l’attività agrituristica in Lombardia. Vorremmo utilizzare una parte delle stalle per fornire un servizio di “pensione per cavalli”. Tale attività può essere effettuata nell’ambito dell’attività agrituristica?
Un’azienda vitivinicola produce spumante e lo imbottiglia per conto proprio, in quanto ha l’impianto di imbottigliamento. Ha ricevuto una richiesta da un altro produttore per imbottigliare lo spumante con metodo classico (il cliente porterebbe solo il vino ed il servizio consiste nel fornire bottiglia, tappo e imbottigliamento). Può essere considerata attività connessa? Che aliquota IVA si applica? La contabilità va tenuta separata?
Un socio amministratore di una Srl agricola può dare la propria qualifica anche ad altre società di capitali agricole di cui è sempre socio amministratore?
Qual è l’aliquota IVA corretta da applicare alle cessioni da asporto o con consegna a domicilio?
Una Ss agricola intende affittare alcuni terreni di proprietà e una porzione di fabbricato rurale. In merito a tale operazione, si chiede se i canoni di locazione siano da considerarsi esenti da IVA ex art. 10 comma 1, D.P.R. 633/72 e l’eventuale possibilità di considerare tali canoni come un pro rata di indetraibilità IVA (ex art. 19 D.P.R. 633/72). Inoltre si chiede se per detti canoni vada emessa fattura.
Una società agricola semplice, con terreni, allevamento, mattatoio e laboratorio di sezionamento carni, può produrre cibi cotti (es. prosciutto cotto, wurstel, trippa ecc.) senza perdere il titolo di imprenditore agricolo?
La nostra società a breve aprirà una struttura nella quale sarà svolta l’attività di balneazione in vasche termali. Quale sarebbe l’aliquota IVA applicabile al servizio di balneazione?
Si chiedono informazioni in merito al credito d’imposta per l’anno 2020 per l’acquisto di beni strumentali nuovi di fabbrica, a seguito della Legge di Bilancio 2020. Nello specifico, vorrei avere maggiori informazioni sulla possibilità, per un’azienda agricola, di usufruire di tale credito.
Le società a responsabilità limitata e le cooperative erano tenute, entro il 16 dicembre 2019, alla convocazione dell’assemblea per la nomina dell’organo di controllo o del revisore, qualora avessero superato, nel corso degli esercizi 2017 e 2018, uno dei nuovi parametri dell’art. 2477 comma 2 lettera c) c.c. Nel caso di società o cooperative che hanno esercizi infrannuali, quali esercizi bisogna prendere in considerazione? Posto che la condizione per la nomina dell’organo di controllo o del revisore è il superamento di uno dei tre limiti per due esercizi consecutivi, il superamento deve riguardare lo stesso limite tutti e due gli anni? Oppure può riguardare un limite un anno e un altro limite il secondo anno?
La Legge di Bilancio 2019 n. 145 all’articolo 1 comma 700 ha disposto che “i soggetti agricoli possono altresì vendere direttamente al dettaglio in tutto il territorio della Repubblica i prodotti agricoli e alimentari, appartenenti ad uno o più comparti agronomici diversi da quelli dei prodotti della propria azienda, purché direttamente acquistati da altri imprenditori agricoli. Il fatturato derivante dalla vendita dei prodotti provenienti dalle rispettive aziende deve essere prevalente rispetto al fatturato proveniente dal totale dei prodotti acquistati da altri imprenditori agricoli.“ L’azienda che rispetta tali limiti come deve trattare fiscalmente i prodotti acquistati da altri imprenditori agricoli e rivenduti? Trattandosi di una disposizione legislativa possono rientrare nei redditi catastali o attività connesse oppure vanno sempre trattati come attività commerciale non subendo gli stessi delle manipolazioni o lavorazioni?
Un soggetto persona fisica, dotato della qualifica di IAP, può conferire contemporaneamente tale qualifica sia ad una SRL (in qualità di amministratore) che ad una società di persone (quale socio)?
Un’azienda vitivinicola dovrebbe esportare del vino in Islanda. È possibile etichettare le bottiglie in lingua italiana o sono previsti adempimenti particolari?
Sono titolare di un’azienda agricola che svolge, come attività principale, la coltivazione della vite. Capita di omaggiare ai clienti beni non di produzione dell’impresa, quali calici, spumantiere, ecc. Considerato il fatto che il prezzo unitario di questi oggetti è inferiore ai 50 euro, le fatture dei fornitori dai quali acquistiamo tali prodotti possono essere registrate con iva detraibile? Per prezzo unitario si intende il prezzo pagato per ogni singolo oggetto, quindi per ogni singolo calice o ogni singola spumantiera?
Il rapporto di colonia prevede che siano ripartiti al 50%, tra il colono e il concedente, sia i prodotti che le spese sostenute. Si intende sapere se per l’acquisto delle materie prime e la vendita dei prodotti derivanti dalla coltivazione è necessario che il colono sia in possesso di Partita Iva. Inoltre, vorremmo sapere chi dichiara i fondi oggetto del rapporto di piccola colonia ai fini del fascicolo aziendale.
La comunione ereditaria con la quale gli eredi provvedono al proseguimento dell’attività agricola svolta dal de cuius può determinare il proprio reddito su base catastale?
Una società in accomandita semplice, che esercita l’attività di allevamento, ha in corso un contratto di compartecipazione agraria con un’impresa agricola individuale per la gestione dell’attività di allevamento. Gli immobili in cui è svolta l’attività di allevamento sono della S.a.s. e l’imprenditore individuale apporta esclusivamente il proprio lavoro ripartendo gli accrescimenti. Il contratto è riqualificabile in contratto di soccida semplice?
Nel 2017 abbiamo ceduto un terreno agricolo a vigneto con due varietà: Pinot Grigio e Glera (non atta a prosecco). L’acquirente, essendo un soggetto con qualifica di IAP, ha pagato l’imposta di registro agevolata all’1%. In sede di stipula dell’atto notarile, era stata siglata tra le parti anche una convenzione privata secondo cui: “in riferimento all’atto di cessione del terreno a vigneto, nel caso il vigneto a Glera (decreto regionale Veneto ecc..) diventi rivendicabile, a Prosecco Doc Treviso sarà riconosciuta ulteriore cifra di € X”. Verificatasi quest’anno tale ultima circostanza, si chiede quale sia il giusto trattamento fiscale della cifra X percepita dal venditore del terreno.
Un’ impresa agricola che svolge anche attività agrituristica può emettere al posto della ricevuta fiscale, limitatamente all’attività agrituristica, la fattura elettronica, e in caso di risposta affermativa l’invio della fattura deve essere immediato o la stessa può essere inviata entro 12 giorni? Se così fosse cosa si rilascia al cliente?
Un coadiuvante/collaboratore agricolo, iscritto all’INPS SCAU, che svolge attività all’interno di una società semplice agricola, acquista in proprio un terreno agricolo con i benefici della PPC ai sensi dell’art. 1, comma 705, Legge 145/2018. Si chiede se è possibile continuare a beneficiare dell’agevolazione PPC anche nel caso in cui, subito dopo l’acquisto, l’acquirente affitti il suddetto terreno alla stessa società semplice agricola di cui fa parte.